Di tre donne in coma e una in pericolo di vita – Kill Bill, Parla con lei, La Tigre e il dragone – solo tre risorgono. La donna-torero muore, mentre la ballerina si risveglia in attesa di un bambino. Tre uomini muoiono – il guerriero Limubai, l’infermiere Benigno, il killer Bill – e per ognuno di loro una di quelle donne vive. La spada delle donne è sguainata, ma la vittoria non va semplicemente a chi la usa meglio. Volpe di Giada – l’assassina di Limubai – gli urla: “Il tuo maestro disprezzava le donne; certamente sarebbe venuto a letto con me, ma non mi avrebbe mai dato i suoi insegnamenti. Meritava di morire per mano di una donna!”. Il soldato Jane le fa eco ruggendo contro la senatrice menzognera: “Volevo la scelta, l’occasione di mettermi alla prova, le mie capacità, il mio lavoro, me stessa. Così avrebbe dovuto essere!”. Ma Volpe di Giada muore, mentre Jane vince. Chi vive e chi muore, in questa guerra? Parla veramente a Jane – con parole che lei non chiederebbe, e che nessuno osa controbatterle – il suo maestro di guerra, che lei mette fuori combattimento, per poi salvarlo nella guerra vera. Anche Bill – padre, maestro e sposo abbandonato che “siede dalla parte della sposa” al matrimonio della sua ragazza in fuga da se stessa – riesce a parlare alla sua Beatrix, nella forma di una pallottola in testa. Per questo verrà ucciso dalla sua stessa donna, tornata dalla morte alla propria vita e alla loro figlia nel solo obiettivo di uccidere il proprio uomo. Morirà Benigno, scontando la colpa di aver messo incinta una silenziosa paziente in coma, che non potrà testimoniare nulla, se non col proprio stesso risveglio, alla morte di lui. E muore Limubai, dopo aver fatto entrare la prima donna – la ladra della sua spada e la discepola della sua assassina – in un monastero Shaolin, lasciandole il silenzio. La guerra delle donne chiede che gli uomini sappiano parlare e dire sì a un destino che esse urlano ma intuiscono soltanto… come si intravede la propria vita prima ancora di venire al mondo. Una spada trafigge ora il cuore dello sposo: questo sacrificio si fa da sempre in due.