"Nell'oceano meridionale si trova un pesce chiamato Kun la cui grandezza è di non so quante migliaia di li. Questo pesce si trasforma in un uccello chiamato Peng. Il dorso del Peng si estende per non so quante migliaia di li. Allorché l'uccello si leva in volo, le sue ali sono simili alle nuvole del cielo. Nell'epoca della grande marea l'uccello si prepara a partire per l'oceano meridionale: il Lago Celeste.
Gli Annali di Qin sono una raccolta di meraviglie. Narrano questo: quando il Peng si dirige verso l'Oceano meridionale, agita l'acqua per tremila li. Si innalza a spirale, sostenuto da un vento ascendente di novantamila li. Si sposta in giugno, quando soffia il grande vento. Ciò che il Peng vede attraverso il vento ascendente sono cavalli selvaggi o polveri svolazzanti nell'aria, oppure esseri viventi che soffiano gli uni sugli altri?"
L'azzurro, è il colore naturale del cielo, o il semplice riflesso di una distanza infinita? Perché da lassù il Peng scorge verso il basso lo stesso colore che scorgiamo qui verso l'alto."[Chuang-Tze]
Nel 221 a.C. il re Ying Zheng di Qin unificò l'intera Cina, ponendo fine all'epoca degli "Stati Combattenti" e assumendo il titolo di Shihuangdi (l'unificatore della Cina).
Qin Shi Huang pose le basi della tripartita struttura del governo centrale, che sarebbe rimasta la stessa per tutto l'impero: il Grande consigliere, il Grande maresciallo e il Grande censore. Allo scopo di realizzare l'unificazione politica e militare della Cina, il Primo Imperatore adottò una serie di misure rigorose che investirono l'organizzazione sociale, l'economia e la cultura. L' antica aristocrazia venne totalmente esautorata e l'intero territorio fu suddiviso in governatorati e distretti retti da funzionari di nomina imperiale. Le misure di peso, di capacità e di lunghezza furono unificate e la moneta di Qin fu imposta in tutto l'impero. Inoltre, furono realizzate grandi opere pubbliche e venne intrapresa la costruzione di nuove strade, che arrivavano fino alle aree più lontane. Gli eserciti imperiali arrivarono a Sud, fino all'attuale Vietnam settentrionale, mentre al Nord fu costruita la grande muraglia (oltre 5.000 Km.), che parte dall'odierna provincia di Gausu fino alla penisola di Liaodong. Nel 213 a.C. per cancellare la memoria del passato, l'imperatore fece bruciare tutti gli antichi testi, fatta eccezione per quelli di argomento scientifico e tecnico e per gli Annali dello Stato di Qin. Il primo imperatore morì nel 210 a.C. Nella tomba lo ha seguito un intero popolo di pietra.
In genere è il popolo che fa monumenti all'imperatore, e questi monumenti all'imperatore stanno sopra la terra, mentre sotto la terra sta la tomba dell'imperatore.
Cosa significa un imperatore che fa un monumento ad ogni individuo del suo popolo, e se lo porta sotto terra? E cosa guardano tutte queste persone lì dritte in fila e in silenzio, davanti all'Impertatore?
Significa qualcosa che Spada Spezzata il Guerriero capisce dapprima davanti a un ideogramma, e poi davanti all'Imperatore stesso...
"L'essenza della calligrafia è nell'anima, e così è per l'arte della spada. L'una e l'altra aspirano alle verità e alla semplicità".
Il guerriero che in silenzio ascolta l'anima nei simboli della scrittura, in silenzio si arresta a contemplare l'Imperatore che unirà la Cina e porrà fine alla guerra.
Il velo cade...
... e col velo cade la spada spezzata del guerriero.
... e mentre cade, la spada disarma l'Imperatore che poteva uccidere.
"... per il bene di tutti i popoli. Il dolore di una persona è ben poca cosa di fronte al dolore di tanti. La rivalità fra Chao e Qin vale meno di niente, paragonata a un bene più grande."
Spada Spezzata sente nella sua anima che il dolore di tanti è di più del dolore di uno.
E' una Matematica semplice, che il nostro stesso corpo conosce bene. Platone direbbe: se mi fa male solo un dito ho meno dolore che se tutto il mio corpo è piagato e dolorante; basta allora - per avere una polis ben condotta - che tutti quanti sentano che sono parti di uno stesso corpo, perché in questo caso tutti staranno attenti a un solo dito, e un solo dito malato o ferito starà attento a non contagiare e ferire le altre parti del corpo.[La Repubblica]
Ma per avere una Matematica occorre avere dei simboli...per avere dei simboli occorre avere una Lingua universale almeno quanto quei simboli... e per avere una Lingua universale occorre un Imperatore...
E per avere un Imperatore, cosa occorre?
Spada Spezzata capisce che la Logica che fino ad allora aveva accettato era una Logica che non poteva condurre a quella Matematica, in cui gli uomini trovano una misura comune per il loro dolore, e trovano anche una lingua per comunicarlo.
"Non devi uccidere il re"
- "Io sono un uomo di Chao". - "Lo sono anch'io."
- "Non vuole Qin dominare Chao?" - "Certo". - "Non è il re di Quin nemico di Chao?" - "Certo". - "Perché lo difendi allora, e ti dici uomo di Chao?..."
Il guerriero Senza Nome propone il suo sillogismo stringente e incontrovertibile... e tuttavia di fronte a Spada Spezzata i conti non gli tornano, perché è la Logica di Spada Spezzata che non gli risulta comprensibile, così come non gli era risultata comprensibile la sua calligrafia.
Senza Nome infatti racconterà all'Imperatore stesso:
- "Ci sono diciannove modi per scrivere la parola "spada". A Spada Spezzata io chiesi il ventesimo. Calligrafia e Arte della spada si somigliano. Nascono dall' armonia tra la forza del polso e il sentimento del cuore. La ventesima forma mi avrebbe rivelato il fondamento della sua arte della spada. Ma non sono riuscito a capirlo."
... Senza Nome non accede a quel fondamento, così come il suo sillogismo non accede alla Logica di Spada Spezzata... il quale infatti non risponde alle obbiezioni di Senza nome con un altro sillogismo, ma raccontando del suo amore per Neve che Vola: di cosa li ha uniti, e di cosa li ha divisi.
- "Neve che Vola mi ha fatto le stesse domande una volta.
Conducevo una vita da vagabondo, prima di incontrarla. Mi innamorai di lei dopo il nostro primo combattimento. Suo padre era un generale di Chao che morì dopo una battaglia contro Qin. Lei ereditò la sua spada. Voleva vendicare suo padre...e io promisi di aiutarla."
"Calligrafia e arte della spada si basano sullo stesso principio. Ogni giorno ci esercitavamo nella calligrafia, sperando che ci avrebbe ispirato, comunicandoci una maggiore forza."
"Lei sapeva che io avevo vagato senza una casa fin dall'infanzia. Mi disse che dopo aver assassinato il re mi avrebbe portato a casa sua...
...dove non ci sarebbero più state spade, né uomini con la spada, ma solo un uomo e una donna".
"Tre anni fa avevamo molto affinato le nostre capacità. Neve che vola volle che portassimo a termine il nostro piano. Assaltammo il palazzo"
"... Mi chiese perché avessi rinunciato a uccidere il Re. Le dissi che il Re non doveva morire. Questo avevo appreso dalla calligrafia. Non ho ucciso il re. Da allora non mi ha più parlato"
Neve che vola è una donna che dal Padre Generale eredita una spada e una vendetta
(come
... ma solo dopo che un ultimo uomo sarà stato ucciso per vendetta e per giustizia.
Non prima.
Questo racconto è la risposta di Spada Spezzata al sillogismo di Senza Nome. Spada Spezzata insiste. Ma anche Senza Nome insiste:
"Rinuncia all'assassinio."
- "Mai."
- "La tua spada non conosce altro che l'odio?" - "Può darsi. In dieci anni non è mai stata inoperosa." - "Come potrei dissuaderti?" - "Solo uccidendomi." - "Sei così risoluto?" - "Sì." - "Capisco."
"Lascia che io scriva."
"Ecco il mio pensiero. Rifletti se vuoi."
Spada Spezzata non tenta neanche di uccidere Senza Nome. La sua risposta passa ancora una volta per la scrittura. E' la stessa cosa che aveva fatto proprio nel momento in cui l'Imperatore aveva attaccato la più importante e tradizionale scuola di calligrafia del regno di Chao.
Mentre le frecce diluviavano sulla scuola, Spada Spezzata - protetto da Neve che Vola e Senza Nome - scriveva la parola "spada" nel ventesimo e incomprensibile modo in cui Senza Nome gli aveva chiesto di scriverla:
Ma la stessa risposta... la risposta senza spada della scrittura, veniva data intanto dal maestro stesso e dai suoi allievi, il cui panico viene placato dalle parole della Lingua Universale
"Non è importante per noi quanto crudeli siano le loro frecce. Esse possono mandare in frantumi il nostro regno... ma non annienteranno mai la nostra cultura. Oggi apprenderete l'essenza stessa del nostro linguaggio".
... ed è questo che insegnerà all'Imperatore a leggere il ventesimo senso della parola "Spada".
Continua...